Tra i tanti libri che sto leggendo al momento, "Pfitz - La ricerca della città perfetta" di Andrew Crumey merita la menzione d'onore, se non altro per il tema di (s)fondo. Sono sempre rimasto affascinato dal mito della città ideale.
Da buon nerd, ho letteralmente bruciato (quasi) tutti i giochi di gestione cittadina della Sierra - Caesar III/IV, Pharaoh, Zeus ed Emperor - e mi inorgoglisco tuttora di molte delle mie "creazioni".
screenshot di Caesar IV.
Ma già da piccolo guardavo i tuttocittà (esistono ancora in versione cartacea?) e mi domandavo chi avesse disegnato Portogruaro in quella maniera così strana. Alle elementari mi è capitata in mano per la prima volta la mappa della Concordia di epoca romana (Iulia Concordia), così ordinata e regolare, e mi è dispiaciuto che con la rotta della Cucca (l'alluvione del 589 d.C. descritta da Paolo Diacono nell'Historia Longobardorum) Livenza, Lemene e Tagliamento l'avessero sepolta sotto due metri di fango. (Da lì è nata, probabilmente, la mia passione per il mondo latino, estesa poi a tutta la storia antica in generale.)
Ricostruzione panoramica di Iulia Concordia.
Anni avanti, tale amore è stato risvegliato dal contatto con miti famosi quali Atlantide, Lemuria (che mito proprio non sarebbe, ma va bè), Thule e Shangri-La. Diciamo pure che ho lavorato di fantasia, in questo periodo.
Alle superiori sono rimasto profondamente deluso dalla Repubblica di Platone e dalla Città del Sole di Tommaso Campanella, in quanto ingenuamente mi aspettavo qualche bel trattato di urbanistica, e non certo di filosofia. Ma non potevo non rimanere stregato dallo studio de La Città Ideale, dipinto rinascimentale di un anonimo (recentemente si parla di Leon Battista Alberti), che mi ha aperto altre strade, più concrete: gli studi urbanistici di Filarete e Leonardo, e le città che recuperano alcuni delle idee esposte nei loro trattati (Urbino, Grammichele, Palmanova - che visito, o almeno vorrei visitare, spesso e volentieri. Costruita da Venezia! :-) ).
La città ideale - anonimo.
Segnalo inoltre, agli interessati (sempre che ce ne siano), i disegni di Gilles Trehin, ragazzo francese affetto dalla sindrome di Asperger, che dall'età di 12 anni sta inventando la città immaginaria di Urville. Chiunque abbia notizie di città ideali o di riferimenti (reali o immaginari) ad esse, è pregato di farmelo sapere in qualsiasi modo, commenti, mail, segnali di fumo, calci nel sedere...
2 commenti:
Io voto per la sfera di Dyson:
http://memory-alpha.org/en/wiki/Dyson_Sphere
Ho fatto i compitini per casa e capito cos'è una sfera di Dyson...
Ammetto che é una figata. Ma tu devi ammettere che é poco elegante! :)
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