Cydonian Rocks #8


Indukti
Idmen (2009)
Progressive Metal / Avantgarde
Polonia
InsideOut Music


Mai ti aspetteresti che la Polonia sia diventata una fucina metal. E gli Indukti son qua per smentirci definitivamente, con una bomba a mano che passerà inosservata al grande pubblico metal, perché é quanto di meno commerciale la mente umana possa concepire. Il progressive pesantissimo degli Indukti mescola sapientemente strumenti elettrici con violini, sax, trombe e dulcimer, si fonde con atmosfere fusion, jazz e rock moderno, e il risultato é un mondo cupo, tetro, che ti avvolge e ti sputa dopo un'ora scarsa, e in quel lasso di tempo ti perdi in visioni post-apocalittiche cariche di un fascino plumbeo e terribile. Un disco che potrebbe essere senza problemi catalogato come allucinogeno. Concedetegli una chance, potreste riscoprire il prog. Se ne avete il coraggio.


Transatlantic
The Whirlwind (2009)
Progressive Rock
USA / Svezia / Inghilterra
InsideOut Music / Metal Blade


Cosa si può dire, di fronte a musicisti di questo calibro? Portnoy alla batteria recupera sempre lo smalto che ormai non riesce più a sfoggiare con i Dream Theater. Neal Morse, beh, é Neal Morse, il prog  rock moderno é quello che é anche grazie alla sua sterminata discografia, solista e con gli Spock's Beard. Pete Trewavas , basso dei Marillion, si presta per la causa dei Transatlantic in maniera sopraffina. E Reine Stolt, forse il meno conosciuto, srotola un curriculum chilometrico che tocca The Tangent e The Flower Kings. Album doppio, progressivo come insegnano i 70's, un bellissimo viaggio in lande sconosciute e coloratissime. Come sempre, un album da divorare. Spendere altre parole sarebbe superfluo e toglierebbe il piacere della scoperta.



Shadow Gallery
Digital Ghosts (2009)
Progressive Metal
USA
InsideOut Music


Che periodo sta vivendo il prog metal? Mah, se guardiamo i cosiddetti giganti della scena, il periodo non è dei migliori. I Dream Theater sono morti e sepolti, e tutti teniamo Images And Words e Awake come santini in camera. I Porcupine Tree non sono messi meglio, con il loro prog rock infuso di malinconia e tristezza che sfora quasi nel doom. I Symphony X sono in letargo da due anni, guai a svegliarli. I Pain of Salvation? Non pervenuti, e forse è meglio così, visti gli ultimi due dischi. Chi ascoltiamo allora? Le nuove leve, come i Circus Maximus, bravi, ma troppo legati ai maestri del genere? Non serve: a salvarci, arrivano sempre i Shadow Gallery. Che nessuno se li caga da venti anni, ma continuano a sfornare gioielli uno di seguito all'altro. E non si dica che non siano originali, perché il neo prog loro lo hanno inventato, coi Dream Theater e compagnia bella, quando ancora i poppanti di oggi non volevano staccarsi dalla gonna della mamma. Acquisto obbligato per i prog-metallari: pura e semplice boccata di ossigeno.



Buckethead
Needle In A Slunk Stack (2009)
Guitar Hero
USA
TDRS Music


Buckethead é il solito drogato. Di musica, si intende. Ma anche di altro, a sentire il suo ultimo album. Nulla di nuovo sotto il sole, direte voi, cosa ti aspetti da uno che va a concerti con una mastella in testa e con una maschera che mette più scaga del pagliaccio di It. E invece io mi stupisco ogni volta. Perché é un chitarrista stellare, certo, tra i primi al mondo. Perché é originale: fin troppo. Perché nel 2009 ha sfornato 4 dischi 4 (Slaughterhouse on the Prairie, A Real Diamond in the Rough, Forensic Follies e il suddetto). E soprattutto, perché é uno che non si fa problemi a cambiare completamente stile e genere da un album all'altro, senza correlazione logica. Si passa dalle atmosfere rilassate di A Real etc, con le sue melodie malinconiche ed eteree... alla follia tecnologica di Needle. E' inutile ogni tentativo di recensione: lui arriva in studio e registra quello che gli passa per la testa. Ascoltate la opener e capirete: un'ape che suona una chitarra mentre bazzica tra i fiori per raccogliere il polline, nient'altro. Non compratelo, se siete abituati ad ascoltare Nek.

HDR in Sant'Ignazio, Roma

A settembre ho fatto capolino nella capitale per la quinta o sesta volta, il conteggio non é accurato, ma per la prima volta ho avuto modo di visitare la barocca Sant'Ignazio dei gesuiti in Campo Marzio. La chiesa é famosa per i trompe l'œil di Andrea Pozzo, ma io l'ho scoperto solo dopo esservi entrato.
Il più famoso é sicuramente la falsa cupola che troneggia sopra la navata centrale, tale cupola é appena accennata, quasi non sfiora l'attenzione del fedele, o del semplice turista, nel tripudio di colori che la circonda, timida nella propria cupezza, e forse proprio perché inattesa non colpisce che l'occhio degli osservatori più attenti, o di coloro che si sono armati di informazioni sulla chiesa stessa prima di visitarla.

From HDR - Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio, Roma


Gli ignari, come me, calpestano la navata centrale, alzano lo sguardo e registrano la presenza della cupola, poi proseguono verso l'altare. Al che alzano lo sguardo e, attoniti, realizzano che la cupola non esiste.
Ho esorcizzato tale stupore tramite la creazione di un'HDR. Paradossalmente, il migliore che abbia mai fatto, senza necessità di un cavalletto e con tempi di esposizione solitamente biblici per tali fini (4-15-20 secondi). Con stupore aggiunto, ho scoperto che la cupola presenta pure una valida (ma invisibile ad occhio nudo) gamma di colori.
Ho caricato su Picasa la foto ad esposizione normale, in medio-bassa risoluzione, e l'HDR, a 3600x2400 pic-sel. Cliccateci sopra e ve la godrete meglio.

From HDR - Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio, Roma

La falsa innocenza dei bambini

La semplicità dei bambini suscita spesso vene poetiche nelle persone sensibili al loro mondo, dove con vena poetica si intende quel letto ascendente lungo il quale le parole, prima sopite nelle profondità dello stomaco, si risvegliano e cominciano la spontanea e naturale risalita verso la bocca, ed ecco che senza saperlo e senza volerlo c'é chi si vede costretto a pronunciare frasi come la seguente, I bambini sono l'incarnazione dell'innocenza. Ora, sulle motivazioni per le quali l'immagine di un bimbo scatena, all'interno del nostro cervello, l'esatta titanica quantità di sinapsi il cui risultato finale è il concetto di innocenza, non é dato discutere in questa sede. Ci si vuole soffermare sulla possibilità che l'associazione appena descritta, così spontanea e conosciuta, possa essere non corretta.
La teoria della reminiscenza platonica, secondo cui non esiste conoscenza nella concezione comune del termine, bensì solamente come ricordo, suppone l'esistenza dei concetti a priori, se vogliamo operare una sintesi rapida e irrispettosa dei volumi che ad essa sono stati dedicati. Possiamo condividere questa teoria, o meno, il secondo caso é il più comune, ma volendo assecondare per un attimo questo innatismo, è facile concludere che una della prime idee che trovano facilmente strada nella testa dei bambini è la parolaccia, la bestemmia, la parola che non va pronunciata, e questo succede quando ancora il bambino non è in grado di discernere l'aura di repulsione che la ammanta, dipinta dai genitori. Non si accettano quindi obiezioni che facciano leva sull'eventuale intenzione di combinare dispetti ad essi, da parte del piccolo.
Il parentame passa lunghi mesi davanti all'espressione stupita e ingenua del figlio, cercando disperatamente di inculcare nelle sua testa vergine qualche parola, mamma, papà, nonno, paroline che infine entrano, piegate dai mesi di sforzi. Poi un giorno qualcuno, in qualche luogo, si lascia sfuggire, senza intenzione, una parola proibita, e zac!, 
 

 
é un momento, un amore a prima vista, il bambino capisce che ha appena imparato una dei concetti più importanti della propria vita, un gruppo di lettere che sarà uno dei più nominati lungo il corso della sua esistenza, e lo ripete, gustandolo in bocca, lettera dopo lettera, sordo alle preghiere disperate di chi gliel'ha involontariamente insegnata, ormai perso nei nuovi universi che gli sono stati spalancati. Chi scrive ha iniziato a bestemmiare all'età di quattro anni, quando il suo vocabolario consisteva di una dozzina di parole, e lo ha ostentato con orgoglio fino a quella che é chiamata età della ragione, in cui si comincia a discernere il significato delle proprie affermazioni, l'età, quindi, in cui il bambino perde la presunta innocenza.

Non si sostiene che l'innocenza dei bambini non esista, chi legge, indignato, porterà migliaia di controesempi che urleranno scomposti la tesi opposta. Chi scrive  ha voluto solo sventolare un fazzoletto di colore diverso, non si dica che non sia una buona abitudine.

Cristo Berlusconi vs. Facebook

Non voglio difendere chi ha creato su Facebook il gruppo Uccidiamo Berlusconi. E' un povero cretino e va lasciato dove sta, per non sporcarsi le mani. Ma ancora una volta, non riesco a non polemizzare su tutto il baccano mediatico che é stato volutamente sollevato in questi giorni. Pianto e stridore di denti, gente che si straccia le vesti, Maroni che vuole spedire in gattabuia tutti quelli che si sono iscritti al gruppo, che tanto di posto in carcere ce n'é, hai voglia. E poi, 'sti ventimila comunisti saranno tutti disoccupati, potrebbero benissimo trovarsi un bel posto fisso, invece di passare la giornata su Facebook. Se li sbattiamo in galera nessuno ne sente la mancanza.
La procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Quello che mi domando é se si possa considerare apologia di reato la semplice iscrizione ad un gruppo. Anche perché molti si iscrivono ai gruppi in questione solo per manifestare il proprio dissenso con un messaggio in bacheca, quindi teoricamente sarebbero criminali pure loro.
Ad ogni modo, non nego che una frase del genere, in un contesto simile (Facebook) non sia apologia di delitto, e che quindi quello che ha creato il gruppo sia, almeno lui, un criminale, anche se non paragonabile a quelli che infestano gli italici piani alti. Ma lo sono, allo stesso modo, anche tutti i gruppi che inneggiano alla morte di qualsiasi persona, non solo di Berlusconi; qualche esempio: Travaglio, Franceschini, Ratzinger. Perché non si aprono altrettante inchieste per questi altri stronzi? Perché tutti quelli che fanno gruppi del genere sono stronzi, e non si discute. L'unica differenza é il numero di iscritti (ma questo non giustifica il clamore, anzi, dovrebbe far riflettere su ben altro).



Invece no, puntiamo il dito contro quelli che osano insultare Mister B., lui che é tanto buono, che da divino che era si è fatto uomo come noi (dopo la distruzione dello Scudo Alfano), che é perseguitato quasi quanto la prima volta, duemila anni fa, che viene nuovamente processato da Caifa  "calzino turchese" Mesiano, che distribuisce peni e pesci a tutte le affamate e che morirà a 33 anni, quindi non c'é proprio motivo di preoccuparsi, che manca ancora più di mezzo secolo.

Chiesa cattoanglicana

E' di ieri la notizia. Il papa spalanca i portoni di San Pietro ai dissidenti anglicani, o meglio, si arrischia ad aprire una porticina laterale. Sono passati 477 anni dallo scisma.

Ratzinger si dichiara disposto ad accettare nuovamente all'interno della Chiesa Cattolica tutti i preti anglicani che si diranno disposti a riabbracciarla. Sposati o meno. Il bello é che se lo sono, lo possono rimanere. Quindi, per la prima volta dal Concilio Romano del 386 d.C., nella Chiesa Cattolica potranno tranquillamente sguazzare preti non celibi. Con la condizione che, se sono vescovi (in Inghilterra) qui vengono retrocessi a semplici pretelli di campagna.

Papa: Cazzo ragazzi, é una vita che non ci si vede! Vi trovo bene! Cosa mi raccontate di nuovo?
Preti anglicani: Mah, niente di che. Alcuni di noi si sono sposati, sai com'é... Il tempo passa, si mette la testa a posto...

Il fatto in sé non é una contraddizione: il celibato del clero non é un dogma della Chiesa (infatti è solo una norma disciplinare). Solo che se ne sono accorti dopo 1623 anni.


Quello che é significativo é che ora, potenzialmente, se l'affare andasse in porto, potremmo avere infiniti preti sposati. Che potrebbero, un giorno, soppiantare quelli celibi come numero, rendendo vana la regola cattolica. Tanto vale abolirla. Mi faccio prete anglicano, mi sposo, chiedo il rientro nelle file cattoliche, ecco il modus operandi.

E' chiaro, tornando seri, che la Chiesa sta cercando di fermare con una mano un torrente in piena, ovvero quel processo, lento ma incessante, di deriva dalle dottrine e dagli insegnamenti più tradizionalmente cattolici, che sta interessando masse di fedeli sempre più popolose. Un processo che, come la marea, non si può evitare. Ma Ratzi non ci sta, e prova a riavvicinare almeno quelli che una volta erano suoi amichetti di giochi, dando allo stesso tempo un'immagine svecchiata della Chiesa. Voglio sperare che non sia così, visto che chiunque abbia un minimo di sale in zucca non può non ricordare tutte le frignate per i matrimoni di Milingo, giusto per ricordare l'evento più fresco e per non rivoltare quelli passati, sepolti ormai dai secoli.

Prete anglicano 1: Ci vediamo, torno dai cattolici.
Prete anglicano 2: Ma come, non ti trovi bene da noi?
Prete anglicano 1: Certo che mi son trovato bene. Ma ormai voi e mia moglie non mi appagate più, mi manca quel non so che, insomma, penso che il cattolicesimo possa darmi quello che ho sempre cercato, ma che non ho mai posseduto.
Prete anglicano 2: E che mai potranno darti i cattolici, che non puoi trovare da noi o da tua moglie?
Prete anglicano 1: Carina, quella bambina.

Punti di vista

[…] la mia proposta è questa, accoglimi di nuovo nel tuo cielo, perdonami i mali passati per quelli che in futuro non dovrò commettere, accetta e serba la mia obbedienza, come nei tempi felici in cui ero uno dei tuoi angeli prediletti, […] E mi vuoi spiegare perché dovrei accoglierti e perdonarti, Perché se lo farai, se mi concederai adesso quel perdono che in futuro prometterai tanto facilmente a destra e a manca, allora il male finirà qui, oggi, non ci sarà bisogno che tuo figlio muoia, […] dovunque impererà il bene e io canterò, nell’ultima e umile fila degli angeli che ti sono rimasti fedeli, a quel punto fedele più di ogni altro perché pentito, io canterò le tue lodi, tutto si concluderà come se non ci fosse stato, tutto comincerà a essere come se fosse sempre stato così, Hai davvero un gran talento per irretire le anima e perderle, […] Non mi accetti, non mi perdoni, Non ti accetto, non ti perdono, ti voglio come sei e, se possibile, anche peggiore di adesso […]. Che non si dica che un giorno il Diavolo non ha tentato Dio."


"Gesù muore, muore, e quando la vita comincia ad abbandonarlo, all'improvviso, il cielo sopra il suo capo si spalanca e appare Dio, e la Sua voce risuona per tutta la terra, Tu sei il mio diletto figlio, in te ho riposto la mia gratificazione. Allora Gesù capì di essere stato portato all'inganno come si conduce l'agnello al sacrificio, che la sua vita era destinata a questa morte fin dal principio e, ripensando al fiume di sangue e di sofferenza che sarebbe nato spargendosi per tutta la terra, esclamò rivolto al cielo, dove Dio sorrideva, Uomini, perdonatelo, perchè non sa quello che ha fatto."

José Saramago, Il vangelo secondo Gesù Cristo, 1991

Finlandia, Internet per tutti

Il governo finlandese ha stabilito che Internet é un diritto di tutti i cittadini. E di quelli belli urgenti: entro luglio del prossimo anno tutti avranno una connessione a 1 Mbps. Megabit, non Megabyte; ma d'altronde é un provvedimento solo transitorio, visto che entro il 2015 la banda della connessione sarà centuplicata. E c'é da giurarci che manterranno le promesse, conoscendo la nordica razza. La Finlandia diventa così (almeno sulla carta, per ora) il secondo paese europeo a garantire Internet a tutta la nazione, superata per velocità di proposta e realizzazione solo dalla Svizzera.
Da noi, intanto, il Primo Ministro annuncia il via dei lavori al Ponte sullo Stretto (partenza sbandierata a più riprese dal 1981 in poi, ma mai attuata), in una delle zone a maggiore rischio sismico di tutta l'Europa. Senza contare i pareri quasi totalmente negativi di tutti gli esperti, geologi o economisti che siano. La Telecom continua ad avere de facto il monopolio delle telecomunicazioni, senza che nessuno ai piani alti si indegni. Anche la UE ha bacchettato a più riprese l'Italia su questo argomento. Comunisti. Ciliegina sulla torta, si infila di nuovo il nucleare come fonte di energia che vorrebbe essere alternativa e che invece è vecchia come il cucco, mentre in tutto il mondo si punta sulle energie rinnovabili (la Danimarca soddisfa, con le proprie centrali eoliche, il 23% del proprio fabbisogno). Tutto, ovviamente, in barba alla vittoria schiacciante del no nel referendum del 1987.


Ma che ci frega, noi siamo il Bel Paese, abbiamo il sole, le spiagge e i musei.

Cydonian Rocks #7

Nile
Those Whom The Gods Detest (2009)
Brutal Death Metal
USA
Nuclear Blast


Sembra una barzelletta: nel genere musicale forse più estremo che mente umana abbia mai partorito, e i cui temi più leggeri sono gli aborti spontanei, la putrefazione dei cadaveri e i rapporti sessuali con zombie, il gruppo di punta diventano... i Nile. E di che mai canteranno, questi baldi giuovani? Di Egizi. Già, ogni canzone nasconde qualche riferimento a oscure leggende che conoscono sì e no in tre in tutto il mondo, e te le spiegano nelle note del booklet. Gente acculturata, o solo appassionata? Di sicuro è gente che sa il fatto suo quando imbraccia una chitarra o un basso, o si siede dietro ad una batteria, e scopre che ha una tecnica a dir poco mostruosa. E giù, a suonare a velocità che oltrepassano i limiti umani, a intrecciare melodie (melodie..?) morbose e funeste, ad alternare chitarre sanguinolente a strumenti esotici quali il Bağlama, a scrivere canzoni con nomi lunghi come la predica del papa (Yezd Desert Ghul Ritual in the Abandoned Towers of Silence) a creare atmosfere plumbee, a portare l'ascoltatore in catacombe dimenticate, a cantargli, con voce dell'aldilà, che gli dei maligni sono sempre in attesa di divorare la sua carne per l'eternità. Non amo il brutal, ma ogni nuovo album dei Nile è una delizia per il palato di ogni metallaro, che egli voglia o non voglia. Imprescindibili.

Destruction
The Curse of The Antichrist - Live In Agony (2009)
Thrash Metal
Germania
AFM Records


Bomba a mano! I Destruction, sicuramente la realtà thrash più sottovalutata della scena europea, rivalutata solo in tempi recenti, se ne escono con un doppio album live che farà la felicità di tutti i metalloni che amano la scuola classica. Nonostante l'età, l'energia che i nostri riversano nell'esecuzione dei pezzi è contagiosa. Lo dice anche il pubblico, che canta Nailed to the fuckin' cross sgolandosi. Registrato su due palchi (Wacken e Tokyo), il live presenta uno Schmier in forma smagliante (acutini niente male alternati a vocals al vetriolo); un batterista, Marc Reign, che o si fa di coca, oppure ha otto braccia; e ottimi ospiti (in The Alliance of Hellhoundz compaiono Bobby "Blitz" Ellsworth (Overkill), Peavey (Rage) e Oddleif Stensland (Communic)). C'è chi si è lamentato per la differenza di registrazione tra i due concerti; io non ho sentito alcuna differenza. Forse perché ero troppo preso a scapocciare. D'altronde, come si fa a resistere a perle quali Death Trap, Cracked Brain e la sempiterna Bestial Invasion, a mio avviso tra le cinque migliori canzoni thrash di tutta la storia metallica? Acquisto consigliatissimo: puro acciaio inossidabile.

Immortal
All Shall Fall (2009)
Black Metal
Norvegia
Nuclear Blast


Decisamente oltraggioso, il nuovo lavoro degli Immortal, il primo dopo la reunion. Non tanto per i contenuti, o per la proposta musicale; certo non possiamo aspettarci un hard rock melodico da gente che insiste a dipingersi il viso con il lucido da scarpe. E' oltraggioso perché esaspera quel "nuovo corso" che gli Immortal avevano intrapreso con At The Heart of The Winter e con Sons of Northern Darkness: Black Metal, certo. Blast Beat a nastro, sicuro. Ma anche forti influenze heavy/classic, questa volta ancora più accentuate. Non vengono raggiunti, a mio avviso, le vette musicali dei due album citati: ma ci si avvicinano alquanto, promettendo possenti scapocciate ai futuri concerti. L'album resta comunque freddo e glaciale, come sempre, grazie anche alla voce indiscutibile di Abbath, rantolo disumano che è quanto di più vicino alla grattata durante un cambio di marcia. Cacio sui maccheroni. Un viaggio imperdibile nelle desolate foreste norvegesi. Indossate il vostro mantello più pesante e ricordatevi di osannare le divinità pagane nordiche. Buon ascolto.

Megadeth
Endgame (2009)
Thrash Metal
USA

Roadrunner Records


Spesso penso, Ehi, ho proprio voglia di ascoltarmi un bell'album heavy, uno con le palle quadrate. Ecco, sempre, dopo qualche giorno, esce il nuovo album dei Megadeth. Ho quasi l'impressione che lo facciano apposta. Ma va bene così. I Megadeth del rosso Dave Mustaine sono sempre una conferma. Oddio, qualche piccola parentesi commerciale negli anni Novanta c'è stata. Ma da The System Has Failed hanno ritrovato lo smalto di un tempo, e Endgame è quanto di più bello la mente del rossocapelluto californiano abbia mai partorito da allora. E va bene così. Tecnico, roccioso, ruvido, traboccante di assoli al fulmicotone dell'ottima coppia Mustaine/Broderick (ex-Nevermore e Jag Panzer, mica bruscolini). La strumentale opener ti lascia intuire che qualcosa di minaccioso si sta avvicinando. Poi parte This Day We Fight!, e tu ringrazi mammina di averti fatto metallaro. Unica pecca, il titolo dell'album: non è satirico. Vuoi mettere con Rust in Peace, United AbomiNations o Killing is my business... and business is good? Ancora una volta: ma va bene così.

Lodo Alfano, scudo spaziale disattivato

I bimbetti viziati frignottano a pieni polmoni, se papà toglie loro il giocattolino preferito. Ed ecco che si spiega l'astio del miglior Presidente del Consiglio di 150 anni di storia italiana. Che ieri sera ha gettato merda un pò dappertutto (evidentemente, la scorta non gli manca), dopo che quei comunistoni della Corte Costituzionale hanno rispedito al mittente il lodo Alfano. (Che NON è un lodo: il lodo è la risoluzione emessa da un collegio arbitrale, quando due parti in causa decidono di ricorrere ad un arbitrato invece che alla giustizia pubblica. Per capirsi: le sentenze di Santi Licheri a Forum sono lodi. Quindi centra con la politica più o meno quanto Giove centra con la mia giornata di domani. Mai capito perché si è cominciato ad usarlo (già ai tempi del Lodo De Gasperi). Ma torniamo a bomba.)
Dicevamo, gli hanno tolto lo scudo spaziale. Poverino, non si sarà nemmeno goduto il troione di ieri sera, preso com'era dalle chiamate a Porta a Porta e a Matrix. E giù insulti. Ce n'é per tutti: Presidente della Repubblica, Consulta, e pure Rosy Bindi, brutta e mangiabambini, quindi stupida. Si é salvato solo Ratzinger, abbandonato per una sera nell'angolo, a parlare da solo col suo amico invisibile.
Me lo immagino, Berlusconi, dal fruttivendolo.

Berlusconi: Buongiorno, mi dia una bella prugna e un paio di meloni grossi così [Non so se cogliete appieno la sottigliezza della mia satira, ndA]
Fruttivendolo: Ecco a lei. Fanno dieci euro.
(Berlusconi paga)
F: Ma lei mi ha dato solo cinque euro!
B: Impossibile. Lei è un comunista.
(Berlusconi si riprende i cinque euro, poi si sbafa i meloni e la prugna)
F: Ma lei si è mangiato la frutta senza averla pagata!
B: E' il piacere della conquista. Comunque lei legge troppa stampa di sinistra.
(se ne va)

Berlusconi ne va matto.

Apprendo che ieri sono stati denunciati sei mangiabambini per avere accolto il primus super pares, a Palazzo Venezia, al grido di In galera! In galera! La legge é uguale per tutti!. Denunciati per vilipendio e oltraggio a carica istituzionale. Giustissimo. Mi aspetto, dunque, che entro breve anche il Presidente del Consiglio verrà denunciato per gli stessi motivi, visto che ha dichiarato più volte, in queste ore, che la decisione della Corte Costituzionale é stata politica e non giudiziaria. Per non parlare di quella vecchia volpe di Napolitano, che nonostante si sia sforzato per dimostrare il contrario, e abbia firmato anche la carta igienica, proprio non la smette di essere un sinistroide rimasuglio del tempo andato. Poi il Berlusca si ricorda che anche lui è un'alta (...) carica istituzionale, si ricompone e chiede maggiore rispetto per la propria persona. Peccato, avrei detto che di questo passo avrebbe cominciato a insultare anche se stesso.
Continua: Ci sono due processi farsa, risibili e assurdi, che illustrerò anche andando in tv. Mi difenderò io stesso nelle aule dei tribunali facendo esporre al ridicolo gli accusatori e mostrerò a loro e a tutti gli italiani di che pasta sono fatto. Mica avrete pensato che si sia creato dal nulla, in 25 giorni, il lodo Alfano per pararsi il culo dai processi. Quello l'ha fatto per vedere se era vero che i giudici costituzionali sono di sinistra. Poi ci ha riso sopra, ha dato una pacca sulla spalla ad Amirante: Vecchia canaglia, alla prossima cena ci sei, vero? Niente scuse!
E la maggiore forza di opposizione? E' troppo impegnata a guardare Di Pietro che fa opposizione, puntargli il dito contro e berciare che l'opposizione non si fa facendo opposizione. La risposta che Rosy Bindi ha dato a Berlusconi quando è stata insultata (Non sono una donna al suo servizio) é il più violento atto di ribellione alla maggioranza dalla nascita del PD.
Fortuna che c'é la Lega che ci risolleva il morale, promettendo la guerra civile a chi ostacola il federalismo (troppi Barbarossa e Power Ranger, domani sera a letto alle nove e mezza), lo stesso federalismo che un mese fa non bastava più e c'era bisogno di indipendenza padana. Ah, tra le altre cose, vietiamo pure il burqa che metti che le celtiche prendono quella brutta abitudine, e poi con chi facciamo il matrimonio pagano con le ampolle e l'idromele e con chi andiamo a dar fuoco ai barboni, noi.

Ah, prima che ve lo dica Berlusconi, son di sinistra. Come Montanelli. (sic).

Portosummaga capolista

Con ormai usuale ritardo, sono felice di comunicarvi che il Portosummaga é capolista unico in prima divisione, girone B. Certo, sono passate solo 7 giornate, e il "miracolo" è avvenuto grazie ad una serie di sei vittorie consecutive, ma concedetemi di sognare. Dico miracolo, perché ogni telegiornale locale non fa altro che dedicare spazio al Verona, come se stesse per sbafarsi prima divisione, serie cadetta e serie maggiore in tre partite, e vincere la Champions alla quarta. Con chiusura forzata: "Ah, si, dimenticavamo, in cima alla classifica c'è il Portosummaga." Speriamo che il "miracolo" duri, non dico che c'è la promozione assicurata, ma di sicuro deve essere una bella soddisfazione guardare le avversarie dall'alto in basso. Prossimo appuntamento, mercoledì sera, partitazza con la Cremonese, Coppa Italia.

PS: Complimenti anche al Concordia, secondo in serie D, girone C, davanti ad un Venezia a metà classifica.

Napolitano, Flash Gordon mi fa una pippa

Giorgio Napolitano firma decreti con la stessa velocità con cui un beduino si mangerebbe un calippo. Probabilmente pensa che gli chiedano autografi. In realtà è molto peggio, testuali parole: “Nella Costituzione c'è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il Parlamento vota un'altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Se mi dite non firmare, non significa niente". Leggi: con la Costituzione mi ci pulisco il culo, o almeno, con l'articolo 74 (Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata). Il massimo: approvo una legge anticostituzionale (il condono è in contrasto con l'articolo 53) e mi giustifico dicendo che un articolo della Costituzione (74) non serve a niente. Chi sono? Il Presidente della Repubblica, ovvero il garante massimo della Costituzione Italiana. Sembra una barzelletta.
Non é detto che un secondo giro di giostra alle Camere avrebbe potuto sortire gli stessi effetti. Qualcuno avrebbe potuto sperare che la morìa delle vacche, che ha sterminato le file dell'opposizione al momento decisivo, sarebbe stata debellata. In ogni caso, non è scontato che il ruolo del Presidente sia inutile: nel 1993, Scalfaro rispedì al mittente il decreto Conso, che depenalizzava i finanziamenti illeciti ai partiti, perché incostituzionale (archivio del Corriere). Il governo Amato cadde dopo un mese circa.

Senti, io te lo firmo 'sto decreto-legge, ma tu mi mandi il pacco di caramelle al tamarindo che mi avevi promesso.

Nel frattempo, RSF schiaffa nella home del proprio sito una vignetta di quel mangiabambini di Vauro e minaccia di inserire Berlusconi nella lista nera dei "predatori della libertà di informazione". La Lega, covo di razzisti e neofascisti (Borghezio docet) galleggia nell'assurda condizione di avere ministri pagati dai cittadini dello Stato da cui agogna l'indipendenza, e si perde nei deliri di onnipotenza del Barbarossa, simbolo della perduta libertà padana (SVEGLIA, la Padania non è mai esistita come nazione, non c'è nessuna identità perduta da riconquistare! Ha molto più senso sventagliare - non condivido, se non per pure ragioni goliardiche - il Leone Marciano o l'aquila friulana). La CIR di De Benedetti ottiene 750 M€ dalla Fininvest per il lodo Mondadori, commutabili però in una fornitura a vita di troioni, pardon, di escort. Un deputato IDV, Barbato, definisce mafioso il PDL, scatenando reazioni di sdegno. Nella mafia. Saviano, dopo essere stato candidato al premo Sakharov per la libertà di stampa, vince il premio letterario Geschwister-Scholl-Preis (vinto nel 2007 da Anna Politkovskaya); ne dà notizia il maggiore veicolo di informazione italiano: Die Zeit. Fini rinuncia alla protezione del Lodo Alfano e diventa il candidato più credibile alla guida del PD. Ratzinger prega per le vittime delle calamità naturali, poi torna su youtube a guardare i video di Luttazzi. La nazionale di pallavolo femminile vince l'Europeo, quindi si appresta ad approdare in Parlamento, grazie anche all'ottimo curriculum callipigio che non fa mai male. Infine, Berlusconi palpa culi generici, prega Dio, angeli e giudici costituzionali che il Lodo Alfano passi, e promette settantadue ponti sullo stretto agli sfollati di Messina entro Natale, cioè entro il suo compleanno, sperando poi che anche senza Tarantini gli arrivi lo stesso un bel pò di oro, incenso e figa.