Cydonia, questa sconosciuta

A quanto pare, così sconosciuta poi non lo è. Il nome del blog mi gira in testa più o meno da due anni, tanto che alcuni dei miei amici me lo avranno già sentito nominare in qualche occasione. Ma googlando un pochettino, si scopre che non sono l'unico a cui esso è venuto in mente, visto che skiesofcydonia DOT it è il sito di un allevamento di gatti di razza Maine Coon (cariiini... Ma quanto costano?!? Evviva il gatto domestico/comune/europeo... Come cavolo si chiama? I bastardini, insomma), e che esiste un altro blog "skiesofcydonia" in casa del nemico (Windows Live Spaces). A questo punto mi sorge il dubbio che Google abbia avuto paura che il mio potenziale splog fosse rivolto a fare pubblicità a (uno di) questi due.
A proposito, è finita la quarantena! Tanti bacini a Google che si è corretta. Magari se mi avessero avvisato della cosa, non avrei dovuto dedurlo da solo. Ma non insistiamo con le polemiche, non vorrei mai che mi bloccassero di nuovo.

Visto che sono in argomento, ne approfitto per spiegare un paio di termini/luoghi.
Nonostante al giorno d'oggi tale nome sia famoso più che altro per la pareidolica pianura di Marte, Cydonia è il nome storico di La Canea, seconda (?) città di Creta per numero di abitanti. Colonia veneziana (eheh) dal 1204 al 1645, fu conquistata dai Turchi dopo due mesi di assedio (curiosità: il comandante ottomano fu giustiziato per aver perso 40000 uomini). Cydonia è anche il nome di un genere di piante della famiglia delle Rosacee, di cui fa parte il melo cotogno.

La Canea, faro veneziano.

La Vacca Cosmica, che nomino nello header del blog, è Auðhumla, il primo essere vivente (assieme al gigante Ymir) secondo la mitologia norrena. Dalle sue mammelle nascevano quattro fiumi di latte; per la fame leccò un blocco di ghiaccio (salato) dando forma a Buri, padre di Borr, padre di Odino.

Auðhumla.

La prima volta in cui lessi di tal favella mi spaccai dal ridere (complice il nome, Vacca Primordiale, che suona molto blasfemo se non si conosce la storia), ma poi riflettei che alla fine dei conti non era molto più imbarazzante delle fiabe che popolano la mitologia cristiana, e pensai di tributare ad essa il giusto onore.

Un ultimo appunto. Volo pindarico ha due accezioni; può essere riferito a persone che per bravura riescono ad avvicinare le capacità espressive del poeta greco, o indicare il passaggio, completamente scorrelato, da un argomento all'altro. Spero sia chiaro a tutti che l'ultima interpretazione è quella a cui faccio riferimento, visto che questo blog sarà un autentico calderone. Con il permesso di Google, che tutto controlla...

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