Tra orologi a cucù, barre di cioccolata e vacche al pascolo, ecco che nella
Svizzera degli ultimi anni fanno capolino i
Gotthard, gruppo
hard rock poco conosciuto da noi, ma vere e proprie star in patria e in
Germania. Release dopo release, i nostri ticinesi si sono ritagliati un posto importante tra le prime file del rock mondiale, e a ragione; nei negozi di dischi ha da poco fatto capolino
Need to Believe, che subito si è conquistato la palma di album del mese nella mia testolina. L'opener
Shangri-La merita da sola l'acquisto dell'album. Fresca e diretta. Poi continui l'ascolto, e il groove di
Unspoken Words ti convince definitivamente. Solo che rimane da ascoltare tutto il resto dell'album. Che ovviamente è tutto allo stesso livello. Fortemente consigliato a tutti i rockettari, commercialotti e non. Piccola curiosità, il gruppo è uno dei pochi a non essere sotto l'ala protettiva della Frontiers. Ma finchè hai un contratto con la
Nuclear Blast, non deve poi fregartene così tanto.
Europe
Last Look At Eden (2009)
Svezia
Hard RockearMUSIC/EdelLa dannazione degli
Europe è sempre stata, e sempre sarà,
The Final Countdown. Bella. Bellissima. Però basta. Son venti anni e passa che gli
Europe vengono ricordati solo per quel singolo. A torto, perché prima di esso gli svedesi hanno sfornato un paio di album di alta qualità. Poi è arrivato il tormentone, e pare, almeno a me, che da quel momento abbiano sempre e solo cercato di inseguire nuovamente un successo simile, senza però riuscire mai a bissarlo. Da qualche anno, sull'onda della moda delle reunion
hard rock / AOR, si sono ripresentati sulla scena anche gli
Europe. E lo hanno fatto nel migliore dei modi, ovvero lasciando il passato dov'è. Con
Last Look at Eden, gli Europe riconfermano la buona impressione lasciata con la precedente release, quella del ritorno.
Hard rock molto maturo, dalle tinte spesso cupe (ma non sempre, vedi
Mojito Girl, dagli echi
seventies), non certo diretto, non facile al primo ascolto. Ma è proprio per quello che lo si rimette nello stereo, con rinnovato piacere.
Danger Danger
Revolve (2009)
Hard Rock
USA
Frontiers RecordsCome molte band dello stesso periodo e dello stesso livello, la grande sfortuna dei
Danger Danger è stata quella di comparire sulle scene musicali troppo tardi, quando ormai l'
hair metal, tanto in voga negli anni ottanta, stava vivendo gli ultimi anni del suo splendore, e sarebbe stato presto dimenticato a favore delle sonorità
grunge che da
Seattle stavano prendendo piede in tutti gli
Stati Uniti (e da lì al resto del mondo). (Mai sopportato, il
grunge). Autori di un paio di felicissimi album sul finire degli anni ottanta (
Screw it! è una delle tante pietre miliari del genere), i
Danger Danger sono stati tra i primi a riunirsi, nel 1997, ancora prima della grande riscoperta dell'
hard rock VERO che ancora oggi resiste, sebbene lontano dagli schermi televisivi. Oggi ci riprovano, felicemente, con
Revolve, sotto l'ala protettrice della
Frontiers. Riconferma sotto tutti i punti di vista, la classe non è acqua e di ruggine non se ne vede. H
ard rock diretto e melodico, gioioso ma maturo, il tutto sottolineato da una produzione perfetta, che molti invidieranno.
House of Lords
Cartesian Dreams (2009)Hard Rock / AOR
USA
Frontiers RecordsOgni volta in cui esce un album degli
House of Lords, mi faccio un bel pò di aspettative. Diciamocelo, la band è storica. Nata dalla mente del leggendario tastierista
Greg Giuffria, autore di capolavori griffati prima
Angel, poi
Giuffria (
Silk And Steel è, nella mia classifica personale, tra i migliori cinque album di tutta la scena musicale degli
Eighties) e infine
House of Lords, appunto. Album storici, sfornati a fine anni ottanta. Poi lo scioglimento e la reunion, come da copione. E l'assenza di Giuffria negli ultimi anni. Si sente, c'è poco da fare, nonostante gli
House of Lords siano gente con le balle, che sapeva fare ottima musica a suo tempo, e lo sa fare anche oggi,
James Christian sopra tutti. Molto elegante, superiore, addirittura nobile per essere
hard rock/AOR. Ma manca quella scintilla che il buon Greg metteva dappertutto. Quindi? Ascoltiamo pure gli House of Lords, sono bravi, e tanto. Poi, però, rimettiamo
Silk And Steel nello stereo.
There'll be No Escaaape...