Cristo Berlusconi vs. Facebook

Non voglio difendere chi ha creato su Facebook il gruppo Uccidiamo Berlusconi. E' un povero cretino e va lasciato dove sta, per non sporcarsi le mani. Ma ancora una volta, non riesco a non polemizzare su tutto il baccano mediatico che é stato volutamente sollevato in questi giorni. Pianto e stridore di denti, gente che si straccia le vesti, Maroni che vuole spedire in gattabuia tutti quelli che si sono iscritti al gruppo, che tanto di posto in carcere ce n'é, hai voglia. E poi, 'sti ventimila comunisti saranno tutti disoccupati, potrebbero benissimo trovarsi un bel posto fisso, invece di passare la giornata su Facebook. Se li sbattiamo in galera nessuno ne sente la mancanza.
La procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Quello che mi domando é se si possa considerare apologia di reato la semplice iscrizione ad un gruppo. Anche perché molti si iscrivono ai gruppi in questione solo per manifestare il proprio dissenso con un messaggio in bacheca, quindi teoricamente sarebbero criminali pure loro.
Ad ogni modo, non nego che una frase del genere, in un contesto simile (Facebook) non sia apologia di delitto, e che quindi quello che ha creato il gruppo sia, almeno lui, un criminale, anche se non paragonabile a quelli che infestano gli italici piani alti. Ma lo sono, allo stesso modo, anche tutti i gruppi che inneggiano alla morte di qualsiasi persona, non solo di Berlusconi; qualche esempio: Travaglio, Franceschini, Ratzinger. Perché non si aprono altrettante inchieste per questi altri stronzi? Perché tutti quelli che fanno gruppi del genere sono stronzi, e non si discute. L'unica differenza é il numero di iscritti (ma questo non giustifica il clamore, anzi, dovrebbe far riflettere su ben altro).



Invece no, puntiamo il dito contro quelli che osano insultare Mister B., lui che é tanto buono, che da divino che era si è fatto uomo come noi (dopo la distruzione dello Scudo Alfano), che é perseguitato quasi quanto la prima volta, duemila anni fa, che viene nuovamente processato da Caifa  "calzino turchese" Mesiano, che distribuisce peni e pesci a tutte le affamate e che morirà a 33 anni, quindi non c'é proprio motivo di preoccuparsi, che manca ancora più di mezzo secolo.

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