Il governo finlandese ha stabilito che Internet é un diritto di tutti i cittadini. E di quelli belli urgenti: entro luglio del prossimo anno tutti avranno una connessione a 1 Mbps. Megabit, non Megabyte; ma d'altronde é un provvedimento solo transitorio, visto che entro il 2015 la banda della connessione sarà centuplicata. E c'é da giurarci che manterranno le promesse, conoscendo la nordica razza. La Finlandia diventa così (almeno sulla carta, per ora) il secondo paese europeo a garantire Internet a tutta la nazione, superata per velocità di proposta e realizzazione solo dalla Svizzera.
Da noi, intanto, il Primo Ministro annuncia il via dei lavori al Ponte sullo Stretto (partenza sbandierata a più riprese dal 1981 in poi, ma mai attuata), in una delle zone a maggiore rischio sismico di tutta l'Europa. Senza contare i pareri quasi totalmente negativi di tutti gli esperti, geologi o economisti che siano. La Telecom continua ad avere de facto il monopolio delle telecomunicazioni, senza che nessuno ai piani alti si indegni. Anche la UE ha bacchettato a più riprese l'Italia su questo argomento. Comunisti. Ciliegina sulla torta, si infila di nuovo il nucleare come fonte di energia che vorrebbe essere alternativa e che invece è vecchia come il cucco, mentre in tutto il mondo si punta sulle energie rinnovabili (la Danimarca soddisfa, con le proprie centrali eoliche, il 23% del proprio fabbisogno). Tutto, ovviamente, in barba alla vittoria schiacciante del no nel referendum del 1987.
Ma che ci frega, noi siamo il Bel Paese, abbiamo il sole, le spiagge e i musei.
Da noi, intanto, il Primo Ministro annuncia il via dei lavori al Ponte sullo Stretto (partenza sbandierata a più riprese dal 1981 in poi, ma mai attuata), in una delle zone a maggiore rischio sismico di tutta l'Europa. Senza contare i pareri quasi totalmente negativi di tutti gli esperti, geologi o economisti che siano. La Telecom continua ad avere de facto il monopolio delle telecomunicazioni, senza che nessuno ai piani alti si indegni. Anche la UE ha bacchettato a più riprese l'Italia su questo argomento. Comunisti. Ciliegina sulla torta, si infila di nuovo il nucleare come fonte di energia che vorrebbe essere alternativa e che invece è vecchia come il cucco, mentre in tutto il mondo si punta sulle energie rinnovabili (la Danimarca soddisfa, con le proprie centrali eoliche, il 23% del proprio fabbisogno). Tutto, ovviamente, in barba alla vittoria schiacciante del no nel referendum del 1987.
Ma che ci frega, noi siamo il Bel Paese, abbiamo il sole, le spiagge e i musei.
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