La Chierica Bianca studiò le Arti della Guarigione nella Città Innominabile, a differenza della Rossa, aquilana di formazione. Ella meritatamente viene ricordata con tale soprannome, ché mai cedette ai veleni della Città Innominabile, seconda a nessuno nello spegnere gli animi. Tale tenacia la rese alfin visibile agli occhi del Paladino, del cui candore e fervore mistico ella era invece da lungi segretamente innamorata. Fu forse l'ardore divino ad accecare per sì tanto tempo il valido cavaliere; o forse, una naturale diffidenza per chi calzò le auree vesti della Contrada dei Santi era pienamente comprensibile, in un fiero campione dell'Indiano turchino.
Ad ogni modo, ella alfin ne divenne la compagna, ma solo in tempi molto maturi. A lungo inoltre dovette difendersi dai numerosi approcci di un chierico malvagio, suo compagno di studi, che lascivamente la voleva per sè; accampava costui una presunta appartenenza allo stesso Casato della Sacerdotessa Bianca. Solo lunghe preghiere agli dei minori LegaBovi e Sider, di cui sono famose assai le Litanie, le concessero la salvezza, insperata, per mano del Paladino. L’intera saga è molto più complessa di questo minimo compendio; Cicli Epici sono stati composti su di essa, e nessuno la esaurisce.
Ad ogni modo, ella alfin ne divenne la compagna, ma solo in tempi molto maturi. A lungo inoltre dovette difendersi dai numerosi approcci di un chierico malvagio, suo compagno di studi, che lascivamente la voleva per sè; accampava costui una presunta appartenenza allo stesso Casato della Sacerdotessa Bianca. Solo lunghe preghiere agli dei minori LegaBovi e Sider, di cui sono famose assai le Litanie, le concessero la salvezza, insperata, per mano del Paladino. L’intera saga è molto più complessa di questo minimo compendio; Cicli Epici sono stati composti su di essa, e nessuno la esaurisce.
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