Il Barbaro era un grande combattente, esperto molto nell’uso dell’ascia da guerra, con la quale seminava il terrore persino all’interno della stessa Gilda; fuggiva il volgo come l'onda quando egli solo tagliava la legna. La manipolazione del fuoco era l'altro grande dono: ogni anno accendeva una pira gigante, per il diletto proprio e della Gilda; e, tra lo stupore della sua gente, lo controllava con sapiente destrezza.
Uomo di indole giocosa, amava molto i racconti di avventura; conosceva a memoria le Grandi Saghe, e torturava i suoi prigionieri recitandone interi brani, fino a condurli alle soglie della pazzia. Il fiero temperamento che lo animava lo portò sovente a vagare nelle Lande Desolate che si perdono oltre l’Ultimo Fiume, per fare incetta di teste di Immondi; studiò per molti anni nella Città Sospesa, solo per ottenere la necessaria competenza nella conta dei propri trofei. Tuttavia, queste continue scorribande cominciarono a logorarlo, a poco a poco. Gli Immondi erano una razza vile, ma restia al perdono; e anche da morti, tornarono a vendicarsi, rubandogli quanto di più caro: l’Accento.
Uomo di indole giocosa, amava molto i racconti di avventura; conosceva a memoria le Grandi Saghe, e torturava i suoi prigionieri recitandone interi brani, fino a condurli alle soglie della pazzia. Il fiero temperamento che lo animava lo portò sovente a vagare nelle Lande Desolate che si perdono oltre l’Ultimo Fiume, per fare incetta di teste di Immondi; studiò per molti anni nella Città Sospesa, solo per ottenere la necessaria competenza nella conta dei propri trofei. Tuttavia, queste continue scorribande cominciarono a logorarlo, a poco a poco. Gli Immondi erano una razza vile, ma restia al perdono; e anche da morti, tornarono a vendicarsi, rubandogli quanto di più caro: l’Accento.
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