5 - Il Paladino

Il Paladino nacque tale, ma combattè aspramente contro la propria vocazione. Il Dio suo lo tentò a lungo, per temprarne lo spirito; molte furono le prove che dovette affrontare: tentazioni della carne, della musica, dell'ingegneria. La sua anima fu spesso sul punto di traballare tra Bene e Male; alla fine scelse la Via, ma per comprendere dovette bestemmiare e rinnegare più volte il proprio Dio, e la propria madre.
Quardino di origini, vestì orgoglioso i colori della contrada dell'Indiano; un tale tirocino lo plasmò cavaliere assai valente, dotto nelle Arti Teoriche. La sua spada alla difesa di deboli e fanciulle era votata; molti nemici spesso approfittarono di sì candido altruismo. Il suo più grande peccato fu l'idromele: per espiare tale colpa, egli si autoaffliggeva titaniche porzioni di verdura, che egli consumava vorace nel suo fanatismo. Ma mai gli riuscì di trangugiare la mitica Zucchina Lessa, con la quale avrebbe potuto mondare non solo i propri peccati, ma quelli dell'intera Marca.
Fondò la Gilda, assieme al Monaco - la cui strada tentò di intraprendere a sua volta, nei primi anni della propria vita - e al Ladro; ma si narra che egli fosse cresciuto, nella fanciullezza, assieme al Bardo.

0 commenti: