Roberto De Mattei, vicepresidente del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), ha rilasciato a Repubblica, nei giorni scorsi, un'intervista che oscilla tra assurdo e grottesco. La faccia di bronzo, volendo evitare trivialità, del personaggio è nota; infierire è inutile, le sue parole sono già sufficienti a ricoprirlo di ridicolo. Lo stato dell'arte della ricerca italiana, al momento, è piuttosto scoraggiante; questo intervento non aiuta. Risolleviamoci il morale con il buon senso al vetriolo di Richard Dawkins, e speriamo che anche in Italia intellettuali di questo stampo comincino presto a scalzare certi residui preistorici.
"What if i'm wrong!? What if YOU're wrong about the great Juju at the bottom of the sea?"
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