Guns 'n' Roses - Chinese Democracy (2008)

Che bello! La mia prima recensione/stroncatura! Mica si può sempre elogiare il panorama musicale... Questo autunno è stato caratterizzato dal ritorno discografico di alcuni mostri sacri del rock/metal noti a livello mondiale. Ma se per AC/DC e Metallica le aspettative non sono state deluse, non si può dire lo stesso per i Guns 'n' Roses. Sì, perché ormai gli artisti dovrebbero averlo capito: più sei conosciuto su larga scala, meno i cambiamenti sono accetti. Lo hanno capito gli AC/DC, che da trent'anni ri-registrano lo stesso album trito e ritrito cambiando la copertina (ma chi dà loro torto? Sarà sempre la stessa minestra, ma è una figata...); lo hanno capito (in ritardo) i Metallica, che hanno ripescato varie soluzioni "old school", realizzando il loro disco migliore dai tempi del Black Album. 


Dai Guns 'n' Roses, analogamente, ti aspetti un altro Appetite For Destruction, c'è poco da dire. E' vero: non c'è più Slash, anzi non ci sono più i GNR, è rimasto solo Axl. Ma dopo l'attenzione smodata che è stata rivolta a 'sto come-back, i milioni di dollari (!!) spesi per la realizzazione, gli anni di attesa, le polemiche sui demo pirata che da due anni compaiono come funghi nella rete... Qualche speranza la coltivi. E invece scopri che una delle più grandi leggende dell'hard rock (o meglio, come già detto, una band che ne ha ereditato il nome e il cantante...) ti propina un dischetto di poco più di 50 minuti - troppi! - che lascia l'amaro in bocca, un rockettino che vuole essere moderno ma che alla fine fa solo rimpiangere i tempi d'oro. Nulla da dire sulla voce di Axl, inconfondibile come sempre, anzi oserei dire quasi ai livelli dei tempi d'oro. La band è tecnicamente preparatissima (ci mancherebbe solo che si fosse circondato di incompetenti). Unica song degna di nota: Oh My God, divertente ed elettrica. Ma per il resto, se tua nonna avesse imbracciato una chitarra, avrebbe smosso più culetti.  Della band di un tempo é rimasto ben poco. Intendiamoci, l'album è anche carino; alcune songs sono molto interessanti (If The World, Rhiad and the Bedouins), e le ascolti volentieri... ma quando ti cade l'occhio sulla copertina (valida!) e leggi il nome della band... Non va giù.
A coloro che come me speravano nel ritorno della band di 20 anni fa: questo album lo userete al massimo come sottobicchiere. Andate al mercatone che costano meno. Per tutti gli altri: ascoltatelo pure, magari il nuovo corso dei GNR potrebbe piacervi. Auguri.

Tracklist

1. Better (5:12)
2. Chinese Democracy (5:00)
3. IRS (4:41)
4. Madagascar (5:52)
5. Rhiad And The Bedouins (3:46)
6. This I Love (6:24)
7. If The World (4:59)
8. The Blues (4:53)
9. There Was A Time (6:50)
10. Catcher In The Rye (5:40)
11. Oh My God (3:40)
12. Silkworms (3:27)

Line Up

Axl Rose – lead vocals 
Dizzy Reed – keyboards, piano, percussion, backing vocals 
Robin Finck – lead guitar, backing vocals 
Tommy Stinson – bass guitar, backing vocals 
Chris Pitman – synthesizer, programming 
Bryan Mantia – drums, percussion 
Richard Fortus – rhythm guitar, backing vocals 
Bumblefoot – lead guitar 
Frank Ferrer – drums, percussion

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