Avevo già avuto modo, tramite il blog IBR, di parlare della passione di mio padre per il restauro di oggetti di legno recuperati qua e là.
Qualche tempo fa, si è presentato a casa con un affare dalle finalità ignote. Il precedente proprietario lo usava come porta ombrelli, ma in un modo o nell'altro siamo riusciti a capire che serviva, a suo tempo, par far el butìro, per fare il burro. Non so se chiamarlo quindi pigna, come si chiavamano effettivamente quegli attrezzi in legno utilizzati a tal scopo; il funzionamento e la forma sono diversi, non bisogna chiuderlo ermeticamente e scuoterlo fino a separare il grasso del latte dal resto; penso sia semplicemente un contenitore in cui sbattere violentemente il latte. Invero, lo chiamerò "attrezzo per fare il burro".
Ad ogni modo, non penso mio padre abbia fatto qualcosa di diverso dalla solita spolverata più riverniciata più rifinitura.
La mano santa della fioraia di fiducia ha completato l'opera, per la gioia di mia madre e del mio soggiorno.
5 commenti:
Posso confermarti che serve a fare il burro... nella valle in cui vado in montagna in veneto la chiamano "zangola" mi pare.
Ne abbiamo anche noi uno a casa lì, e lo usiamo per tenere gli ombrelli :-)
Interessante! Questo termine mi mancava. Pare derivi dal veneto tra le altre cose... dal padovano più precisamente. :)
imparato molto
good start
imparato molto
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