Ci pensa Maroni, IP unico per tutti

Premio Mongolino d'oro del mese, se lo merita il nostro Ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il quale, dall'alto della sua competenza informatica, si è svegliato uno di questi giorni con un'illuminazione fulminante: per combattere il terrorismo tecnologico, ci vuole il numero ("numero"?!?) IP UNICO per ogni utente. 
Certo come no. Io mi domando: come ho fatto a non pensarci prima.
Questa perla raggiunge e annienta quella che Berlusconi ci aveva propinato poco tempo fa ("Internet va regolamentata", talmente ingenua e vuota da apparirmi degna di pietà). Questa mi ha lasciato a bocca aperta. Nella sua stupidità, è terribilmente bella.
Non ho capito, prima di tutto, come un IP possa venire associato ad un utente. Se lo porta in giro? Mica è un cane. Ma evitiamo di sparare sulla croce rossa e proviamo a capire cosa vuole il nostro eroe. Presumo, e non sono l'unico, che "IP unico" stia per IP statico e pubblico per ogni nodo con connettività Internet. Bene! Andiamo sempre meglio. 
Chi lo spiega al nostro amato ministro che gli indirizzi ipv4, quelli a 32 bit utilizzati a tutt'oggi, non sono sufficienti per tutti i calcolatori esistenti al mondo che possono accedere a Internet? E i moduli NAT/NAPT, che oggigiorno permettono l'accesso alla Rete con IP privati (grosso modo, evitiamo discussioni troppo tecniche), dove li mettiamo? Avrei una risposta, ma il decoro mi blocca. E il DCHP? Via anche quello. Non serve più se usiamo IP statici... 

Il ministro Roberto Maroni.

Quello che mi inquieta forte è quanto ha dichiarato in seguito lo stesso Maroni: "stiamo lavorando con i gestori per la realizzazione del numero IP unico per ogni utente della rete". OH My God! Ma gli ISP (presumo che Maroni intenda loro, con "gestori della rete"...) si vogliono suicidare? Se loro dicono che "IP statico" deve essere, io sono Maga Magò. Fastweb, poi, basato completamente su NAT... Me li vedo, che buttano alle ortiche tutta la loro infrastruttura. Senza contare, poi, che è già possibile al giorno d'oggi rintracciare un utente, anche senza IP univoco. Altrimenti, i pedofili non avrebbero preoccupazioni.
Comunque è molto interessante come la politica italiana abbia una paura matta delle tecnologie informatiche... Ma si sa, si ha paura di ciò che non si conosce (o che non si può comprendere). 
Sinceramente, anche se so che chi propone soluzioni di questo tipo è un incompetente nato, io mi sento osservato lo stesso. Cosa succederà quando andrà al potere qualcuno con una briciola di preparazione, e le stesse idee malsane? Spero proprio che la padronanza in campo informatico porti anche un minimo di buonsenso.

3 commenti:

Andrea Collaone ha detto...

Questi sono tentativi, per il momento idioti, che servono solo a mettere internet in una luce negativa.
Se devi attaccare una popolazione, prima li dipingi per bene come folli terroristi, poi, puoi massacrarli con il consenso della massa.
Lo stesso per introdurre il controllo che VERRA' introdotto nella rete.. l'IP unico è una cagata, è pronto da anni il TCPA.
Ma basta pensare bene a qualsiasi persona che mette di sua spontanea volontà la sua faccia, nome e cognome, amicizie e fotografie, fra fb, youtube e vari blog.. cosa te ne fai dell'IP, sai già molto di più!

Ciao :)

Unknown ha detto...

Un solo commento: chissà se conosce l'esistenza di TOR?

Alessandro ha detto...

Si effettivamente non ha molto senso "controllare" le persone che spiattellano tutta la loro vita su Internet... Ma la vedo dura che un terrorista o presunto tale lo faccia :D Me lo vedo, prima lancia messaggi minatori, poi carica le foto della famiglia... LOL

Cmq si, se il buon ministro dell'Interno venisse a conoscenza di TOR, probabilmente andrebbe in corto...

Magari pensava che gli indirizzi IPv4 sarebbero bastati... Per gli abitanti della Padania... asd

Avete notato che nella foto che ho uploadato indossa un vestito verde? Almeno è coerente.