Vin Brulet

Martedì sera sono rimasto a dormire in Terra Straniera per evitare eventuali ritardi del treno alla mattina (il giorno seguente avevo la prova pratica dell'esame di stato alle 9.00. PS: sono INGEGNERE! Bevete alla mia salute). Per ingannare l'attesa e per stemperare la (mia) tensione, io e il buon glayer ci siamo riscaldati con un buon bicchierozzo di vin brulet. E chissenefrega se ce lo siamo tracannati nel bicchiere della Coca Cola


Per fare il verso alle ricette di Giorgio, ecco che stasera propongo la preparazione classica del vin brulet. Non sarà una ricetta puramente veneta... Ma posso garantire che, almeno dalle mie parti, viene consumato in quantità industriali per tutto l'inverno. Niente che richieda grosse abilità in cucina, comunque.
Fondamentale il vino. Deve essere rosso (ma và? ASD) e robusto. Più è corposo il rosso, meglio è. Noi siamo andati sul sicuro con un'ottima bottiglia di merlot.
Per ogni n litri di vino, avete bisogno di n arance, n limoni, 100n grammi di zucchero, 4n chiodi di garofano e 2n stecche di cannella. Tutta robetta recuperabile al supermercato. 
Grattuggiate la scorza dell'arancia (supponiamo n=1 per semplicità) e del limone. Non andate ad intaccare il "bianco" del frutto. Potete tranquillamente spellare le scorze in pezzi più grandicelli se non le volete grattuggiare, tanto dovrete comunque filtrare il tutto.


Versate il vino in una pentola NON aderente, aggiungete lo zucchero, la cannella, i chiodi di garofano e le scorze. Miscelate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo (o quasi :-) ). Portate ad ebollizione il tutto a fuoco vivo (Occhio a non esagerare però, o rischiate di bruciare il composto sui bordi della pentola... Provato) e lasciatelo bollire per due tre minuti. 
A questo punto, l'unico passo impegnativo: con un cerino, un accendino, o qualsiasi oggetto in combustione (noi ci siamo arrangiati con un fazzoletto di carta...) bruciate i vapori dell'alcol. Fondamentale non saltare questo passo... Sorvoliamo sullo spreco.

Non sono riuscito a beccare il momento giusto della bruciatura...

Bene! Lasciate riposare il tutto per un minutino, filtrate i "tochi grosi" e servite/consumate il prima possibile. Più caldo è il vin brulet, più ve lo godete.

Prosit!

2 commenti:

Unknown ha detto...

Non posso fare a meno di notare un'enorme scritta "Friuli" sulla bottiglia di vino...

Alessandro ha detto...

Non è colpa mia se in quel posto dimenticato da Dio non vendono vino serio (=veneto)... :D
E poi non mi sarei mai sognato di bruciare alcol della patria. ;)