Ravenna

Nel weekend ho visitato nuovamente Ravenna. Causa portante, la mostra dei preraffaeliti, della quale ho già parlato in passato. Per l'occasione, dunque, mi sono fermato una notte per ammirare con calma, ancora una volta, i famosi mosaici. 

Che meritano senza ombra di dubbio l'iscrizione nei registri dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Ma la città in sè è piuttosto deludente, non se la prendano a male i ravennati. In particolare, il fascismo ha fatto scempi, con la sua architettura semplicemente triste, devastando un centro di per sé carino. In conclusione, Ravenna é piena di monumenti bellissimi, ma non è bella in sé. Caratteristica che, scusatemi il campanilismo, hanno Concordia e Portogruaro. Gli importanti scavi romani e paleocristiani della prima, e il delizioso centro medioevale della seconda magari non meriteranno mai confronti con i preziosi mosaici ravennati, ma sono permeati della bellezza antica del tutto, dell'insieme. Una mia personale musica delle sfere, in piccolo, come piace a me.

Dietro casa hanno seminato di nuovo la soia. Invochiamo la clemenza cimicea.

Le considerazioni di cui sopra sono state formulate a quattro mani con colei che ha condiviso con me la trasferta.

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