Sono fermamente convinto che chiunque abbia un minimo di sale in zucca non possa che ritenere questo intervento di Celentano sul Corriere della Sera una stronzata di abnormi dimensioni.
Ma sorvoliamo su tutto ciò.
Per quale motivo il Corriere della Sera permette a Celentano di dire la sua, sul maggiore quotidiano nazionale, addirittura senza essere parafrasato da giornalista alcuno? L'è un esperto di politica? Posso capire che politici o politologi possano usare la stampa come mezzo di espressione, ovviamente con un bel contraddittorio uguale in dimensione accanto. Celentano, invece, noto opinionista, dalle cui labbra pende l'Italia intera, corsia preferenziale.
Attenzione. Polemizzo indipendentemente dal contenuto della sua lettera: se avesse sostenuto i giudici e il loro lavoro, avrei detto esattamente le stesse cose. E trovo pure giusto che egli possa dare la sua opinione: allo STESSO, IDENTICO, PRECISO modo in cui la devono poter dare TUTTI.
Se scrivo io una lettera al Corriere e chiedo la pubblicazione, i giornalisti della redazione mi accontentano? Col cazzo, la stampano e se la appendono in ufficio per ridere e sputarci ogni volta in cui ci passano davanti. Invece la manda uno che canta e si muove sotto l'effetto di una tarantola, e pronta là, novello opinionista. Ma andate a cagare.
Torna a cantare. Anzi, no.
Ah, a proposito, giusto per ricordare che non siamo assolutamente un paese razzista: tra poco aprirà il primo carcere per trans. Gli alti borghi non dovranno scomodarsi a cercarli nelle zone industriali.
2 commenti:
Mi sono sempre domandato perchè Celetano potesse fare un spettacolo come Rock Politick e poi monopolizzare le pagine dei giornali con le sue opinioni. A quanto pare essere un cantante di fame permette di conoscere la verità sul mondo.
Mi ero dimenticato di Rock Politick.Quel programma mi ha aiutato alquanto a disintossicarmi dalla televisione... per contrappasso.
Posta un commento