La mia terra

Nell'aria satura di pioggia primaverile, nell'ozio immobile del sole di Luglio, nella morbida foschia che ammanta il Lemene d'autunno, nel vento luminoso della nuda campagna invernale. In tutto questo riconosco la mia terra; e il termine che ho usato, questo riconosco che suona familiare all'orecchio del lettore, in quanto, se vogliamo, preciso, diretto, in questa sede sarà snaturato, sviscerato, se il lettore mi permetterà una tale violenza. Perché cammino nella sua campagna, ed è come attraversare le stanze di casa: un gesto continuo, terribile nella sua naturalezza. E se respiro a pieni polmoni, annuso la mia infanzia, i vestiti coperti di erba, le corse tra i filari di vite affaticata di grappoli.


La osservo mentre nella sera, bagnata di rosa, riposa sdraiata sul fianco; e nello scorrere placido delle acque verso quel mare che è la loro negazione, nel volo calcolato degli uccelli, io scorgo le movenze, lente e stanche, di una terra antica, graziata dai secoli. Scuote le proprie chiome, infastidita dalla brezza che le solletica, e il suono che ne cola è lo stesso che hanno udito i primi uomini. I suoi occhi sono gli occhi degli anziani, che dai cigli delle strade scorrono le cicatrici che i turisti solcano verso la costa, e non li comprende. E nelle cadenze dialettali della sua gente, così diverse e così vivide, si alza la sua voce colorata.
E mentre seguito nel contemplarla, mi accorgo che questa terra è bella, ma di una bellezza nascosta, timida, che la ammanta nella sua integrità, dalla natura intoccabile di Valle Vecchia, ai docili mulini del primo Lemene. Una bellezza che ha incantato persino Hemingway, che ha tentato, senza permesso, e senza successo, di cantarla al mondo.

Mai, come in questi momenti, comprendo a fondo l'epitaffio di Lovecraft (I am Providence). Io non amo questa terra: io sono la terra che mi ha generato. E un ramo avvizzisce, se spiccato dal tronco e abbandonato a se stesso.

4 commenti:

Andrea De Lorenzo ha detto...

Oh, non ti piace proprio stare a Trieste! ;-)

Alessandro ha detto...

No, problemi?!? :)

Vincenzo Gulisano ha detto...

Mai, come in questi momenti, comprendo a fondo l'epitaffio di Vincenzo (Arrivederci e Grazie).

Alessandro ha detto...

Finalmente un commento degno di tal nome, dopo tanta attesa! :)