Pubblicità spazzatura

Non guardo molta televisione. Ma quando capita, rimango sempre particolarmente stupito dalla quantità e dalla qualità di certi spot. Non so se all'estero son così demenziali - e intendo demenziali nel senso negativo del termine. Ma so per certo che qua in Italia fanno proprio cadere i cosiddetti.

Il tizio della Berloni, ad esempio, che va a casa perché là la crisi non c'é. Certo che non c'è! Fino a quando non te la pignorano perché non sei riuscito a pagare le rate del mutuo, cretino.

La birra della Vodafone, poi... Avete presente, no? A tutti piace avere di più. Poco ma vero. Specialmente se quel qualcosa in più me lo portano su un bicchiere che è un capolavoro di ingegneria. Per bere senza lavarmi la mano o la pizza dovrei ruotarlo di pi greco quarti in senso antiorario (per i destrorsi) e impugnarlo da quella posizione, ma non sono sicuro di uscirne indenne...


I bambini sono dei coglioni, dice Pennac. Avrà guardato la pubblicità della FIAT. A parte il fatto che quelli potrebbero essere benissimo i progettisti reali... Lo so, lo so, va interpretata in senso lato. Ma davvero avete tanta fiducia nello spettatore italiano medio?

E i due fidanzati della TIM? Non dovrei parlare, data la mia attuale condizione... Ma se ho una pigna in culo di quelle dimensioni come ragazza/o... Rispondo alla Germano Mosconi, altroché. "E adesso mi ami?" "VAF-FAN-CU-LO!"

La lista è lunga, potete continuarla da soli. Certo è che i pubblicitari non sono gente stupida: se ideano questa tipologia di spot, lo fanno perché la gente li guarda. E si diverte. Pensa te come siamo presi bene.

Che poi non ci vuol molto per fare una pubblicità intelligente, ma allo stesso tempo accessibile da tutti. Non è nemmeno necessario far ridere per forza. Anche se ammetto che una pubblicità di questo tipo fa il suo effetto:


Esempio? Anni fa girava uno degli spot più riusciti, secondo il mio modesto avviso. Era la pubblicità di un profumo. Ora, lasciamo stare gli spot dei profumi in generale, di competenza più della neuropsichiatria che del comune mortale. Ma quella era proprio bella, intendo, la prima volta in cui l'ho vista mi sarei fiondato in profumeria ad ordinarne una vasca.
Lo spot faceva il verso alla leggenda della spada nella roccia, c'è sta boccetta di profumo sopra un piedistallo, cominciano ad arrivare tanti sbarbatelli fighetti, tutti tiratini pulitini eccetera eccetera. Provano a prendere il profumo ma non ci riescono. Poi arriva LUI, e lui è maturo, elegante, barba curata, ma LUI non è uno qualsiasi, questo è MASCHIO, lo vedi lontano un miglio che sotto i pantaloni c'ha una fava che se vuole la usa come sciarpa. Beh insomma lui arriva, prende il profumo con noncuranza, se lo spruzza addosso e se ne va. La frase di chiusura dello spot è qualcosa tipo Profumo XXX, solo per veri uomini, o qualcosa del genere.

Lineare, non fa ridere, ma convince. Non ho mai più visto una pubblicità dello stesso livello. Ora abbiamo il tizio che fa sapere a tutto il supermercato che la tipa ieri sera gliel'ha calata, oppure scopriamo che la mamma del Mulino Bianco, che avrà 20 anni o giù di lì, è stata violentata a 10, altrimenti non potremmo spiegare dei figli così giovani. O ancora, che se mangi i Kellogs puoi dimagrire, ma solo se poi non mangi per tre mesi, anzi, è meglio se togli anche i Kellogs che tanto non servono a niente e fanno pure cagare.

Ah, alla fine, comunque, il profumo non l'ho preso. Non ero sufficientemente maschio.

3 commenti:

Unknown ha detto...

oppure la pubblicità del profumo non era convincente!

Alessandro ha detto...

Al contrario, lo era troppo. Mi aveva convinto a tal punto, che non sentendomi sufficientemente maschio, non avrei potuto inondarmi di tale effluvio. Uno stranissimo caso... sarà per quello che non la fanno più!

Chiara ha detto...

vogliamo parlare delle pubblicità degli assorbenti che fanno sembrare le donne come dei ostri totalmente incapaci di svolgere anche i più piccoli movimenti...suvvia...