Nel paese di Zanzotto

Che io ami la poesia figurativa, è cosa ben nota ai miei conoscenti; che io ami la mia terra, è cosa nota altrettanto. Non stupisce quindi che io sia felice se Andrea Zanzotto, che ha spiegato il mondo sviscerando il proprio paese, lascia i seguenti versi.

[...] Del mio ritorno scintillano i vetri
ed i pomi di casa mia,
le colline sono per prime
al traguardo madido dei cieli,
tutta l'acqua d'oro è nel secchio
tutta la sabbia nel cortile
e fanno rime con le colline

Di porta in porta si grida all'amore
nella dolce devastazione
e il sole limpido sta chino
su un'altra pagina del vento.

Da Nel mio paese, vv. 18-22. Dietro il paesaggio, 1954.

Biava

Cerchi un canale che accompagna strade e trovi un marciapiede che si dipana,
ricordi un trattore che pettina terra e scopri una gru che s'innalza,
guardi un campo della tua infanzia e vedi una palazzina che nasce

e provi a pensare alle coppie che vi saranno felici e ai volti dei loro bambini
ma tutto quello che vedi sei tu che corri nel granturco e il granturco che frusta il tuo volto.